lunedì 22 marzo 2021

Precisazioni sul post: Ma dove sono finiti i giovani?

 

Continua dal post: Ma dove sono finiti i giovani? 

Il post di cui è qui questione, per chi se lo fosse perso, l’ho pubblicato anche in questa pagina, poco più in basso. In sintesi, ho scritto che i giovani in questo periodo stanno mostrando di essere particolarmente imbecilli e codardi, tanto da giungere a manifestare in piazza con la mascherina e distanziati.

I soliti subsviluppati, che si addensano sotto tutti i miei articoli, hanno commentato come sempre: «Ma Brizzi, non ti riconosco più, sei scaduto nel giudizio pure tu!» oppure «Brizzi, non giudicare, ti sei dimenticato che gli altri sono un nostro riflesso?» Commentano in tal modo poiché non hanno capito niente del giudizio e quindi, di conseguenza, di cosa significa non giudicare. Oramai rappresentano una vera e propria categoria: “quelli che pensano che Brizzi stia giudicando e non se ne rende conto nemmeno lui”. Non farò quindi alcun commento sulla questione del giudizio. Aggiungo solo che ho provato a insultarvi in tutti i modi, eppure continuate a tornare su questa pagina per leggere quello che scrivo, come dei tossicodipendenti. Questo comportamento non ha nulla da spartire con la determinazione, si tratta unicamente della cocciutaggine degli asini, i quali restano fermi dove sono anche se li prendi a bastonate sulla groppa.

Quella che invece mi interessa è una seconda categoria di sottoevoluti, ossia quelli che commentano, credendo di aver realizzato una scoperta sociologica di rilevanza eccezionale: «Brizzi, guarda che succede in ogni generazione che i più anziani critichino i più giovani» oppure «Brizzi, quando si criticano i giovani è segno che si sta diventando vecchi» oppure «I giovani sono ridotti così a causa nostra, quindi prima di criticare dovremmo farci due domande».

Partiamo da quest’ultima affermazione: i giovani sono rincretiniti a causa dei genitori. E quindi? Questo li rende forse meno imbecilli? Ieri sera ho intravisto un giovane di vent’anni che se ne andava in giro in un parco con la mascherina, al buio e sotto la pioggia, quando nessuno avrebbe potuto multarlo. Non c’è dubbio che sia figlio di una genetica sfortunata, tuttavia questo non lo giustifica. Se scopriamo che un assassino lo è diventato a causa dei suoi genitori, allora lo giustifichiamo e gli permettiamo di continuare ad uccidere? Più ci addentriamo nelle ultime fasi del Kali Yuga, più la vostra logica mi appare oscura.

Le altre due affermazioni dicono invece che è normale che tutte le generazioni siano molto critiche con quelle successive. Bene. E quindi? Questo significa che non è vero? Se ogni generazione dice a quella successiva che è formata da rammolliti oppure che ascolta una musica degenerata, una mente normale ne ricava che è vero, ossia che con il passare del tempo le generazioni stanno peggiorando e, in effetti, ascoltano una musica sempre peggiore rispetto a quella che ascoltavano i genitori. Oramai, quella che noi chiamiamo musica è solo rumore rispetto a quella che si componeva secoli fa. Invece voi cosa ne ricavate? Che ogni generazione si sta sbagliando! Cioè l’esatto contrario.

Io capisco che non tutti possono aver studiato logica all’università, ma speravo vi fosse rimasto un residuo di buon senso, quello di base, quello che vi dice di non mettere le dita sul fuoco o di non dare mai un secondo appuntamento a una donna che non conosce il significato del termine latino fellatio.

Cos’è che a un certo punto è andato storto nel vostro sviluppo? I vostri limiti mentali sono così ampi che superano la mia capacità di definirli, per cui davanti a certe affermazioni illogiche resto letteralmente senza parole. Non vi siete accorti che più sono giovani... più credono alla televisione? Dovessero incontrare Einsten in persona, chiederebbero conferma alla tv di quello che dice; e se la televisione non dovesse confermare le sue parole, comincerebbero a chiamarlo “negazionista del tempo lineare”. Gli anziani che ho incontrato guardano a questa situazione sociale con molto più scetticismo rispetto ai giovani.

Questi giovani andrebbero svegliati a calci nel culo. I calci nel culo sarebbero l’unico antidoto al lavoro portato avanti negli anni da Barbara D’Urso, Fabio Fazio, Roberto Saviano e Fedez. Ma voi questi calci non glieli avete dati quando era il momento e non glieli darete mai... perché stiamo parlando dei vostri figli... e loro vanno in giro con la mascherina proprio a causa vostra.

Salvatore Brizzi

[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]

   

 

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