martedì 19 gennaio 2010

Claudia Koll (Così fan tutte... o quasi)

A proposito di amore carnale e ravvedimento risulta interessante anche la storia dell’attrice Claudia Koll, salita alla ribalta nel 1992 per essere stata protagonista del film erotico di Tinto Brass Così fan tutte. Anche lei a un certo punto della sua vita si ritrova al centro di una profonda conversione. Anziché parlarne preferisco riportare un episodio.


Una notte del 2005, mentre facevo zapping davanti alla tv incappai nelle battute conclusive della trasmissione condotta da Andrea Pezzi “Il Tornasole”.
Il conduttore stava intervistando alcune donne famose circa la presenza di importanti figure maschili nella loro vita. A un certo punto si rivolge a Claudia Koll, che è una delle ospiti in studio:

“Claudia, per concludere, puoi farci il nome di un uomo che ha causato un profondo cambiamento nella tua vita?”

Risponde Claudia Koll: “Gesù Cristo.” Ed esplode in una risata di Cuore.

Risatina imbarazzata del conduttore che ribatte: “Si... certo... ma io mi riferivo a un uomo che c’è ancora e che ha influito sulla tua vita adesso.”

Risponde Claudia Koll sempre più divertita e con gli occhi rilucenti: “Ma... Gesù... c’è ancora!”.

Andrea Pezzi, sempre più imbarazzato, insiste: “Ok. Ma puoi citare un uomo che ti ha aiutata nel tuo cambiamento?”.

Risponde Claudia Koll: “Ma di quale cambiamento stiamo parlando? Se stiamo parlando di un vero cambiamento, di un cambiamento spirituale... è Gesù.”
Andrea Pezzi passa ai saluti finali.

In questi casi sorge sempre il dubbio: si tratta di fanatismo o di reale apertura del Cuore? Premesso che io non sono in grado di pronunciarmi con certezza circa l’autenticità del suo ravvedimento, non potendo – sfortunatamente – entrare dentro di lei; resta il fatto che di rado mi sbaglio. E questa mi pare proprio un’autentica apertura del Cuore, una conversione nel significato più profondo del termine. Vorrei riportare alcuni brani tratti da una sua intervista. La versione integrale è reperibile su http://www.medjugorje.ch/claudia_koll.htm :

Nella prima infanzia sono cresciuta con una nonna non vedente, che però vedeva con gli occhi della fede. Era molto devota alla Madonna di Pompei e al Sacro Cuore di Gesù; grazie a lei ho respirato una particolare “presenza” di fede. In seguito il Signore ha permesso che mi smarrissi… Oggi però comprendo che Dio permette lo smarrimento, e il male, perché da esso può nascere un grande bene. Ogni “figliol prodigo” diventa testimone dell’Amore e della grande Misericordia di Dio.



Dopo la conversione cos’è cambiato concretamente nelle tue scelte di vita, nel quotidiano?
La conversione è qualcosa di profondo e continuo: è aprire il cuore e cambiare, è vivere concretamente il Vangelo, è opera di rigenerazione basata su tante piccole morti e rinascite quotidiane. Nella mia vita cerco di ringraziare Dio con tanti piccoli gesti d’amore: occupandomi dei bambini, dei poveri, superando i miei egoismi… È vero che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. A volte, dimenticando noi stessi, si aprono nuovi orizzonti.

Come vedi oggi il mondo della televisione e del cinema?
Ci sono degli elementi positivi e ho molta speranza nel futuro. Credo che siano tempi maturi perché nasca qualcosa di diverso. Sogno un’arte che porti luce, speranza e gioia.

Qual è, secondo te, la missione di un artista?
Sicuramente quella di essere un po’ profeta, di illuminare il cuore degli uomini. Oggi, il male enfatizzato dai mass-media ferisce la nostra anima e la nostra speranza. L’uomo ha bisogno di conoscersi anche nelle proprie miserie, ma deve confidare nella Misericordia di Dio, che apre alla speranza. Bisogna guardare al bene che nasce anche laddove c’è il male: il male non può essere negato, ma va trasfigurato.

Secondo me l’arte contemporanea è un po’ in ritardo rispetto a quello che l’anima dell’uomo cerca, ma penso che il nuovo millennio aprirà nuovi orizzonti. Credo che l’Ars Dei sia davvero un movimento nuovo e spero che possa fiorire come dice il Papa.


Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)