martedì 30 marzo 2010

Orbito, l’effetto placebo e Striscia la Notizia

Qualche anno fa Striscia la Notizia ha reso celebre il guaritore filippino Alex Orbito grazie alle incursioni effettuate dal loro inviato sui luoghi dove questi ‘operava’ i pazienti durante i suoi viaggi in Italia. La tecnica di Orbito appartiene alla tradizione sciamanica e consiste nell’intervenire a mani nude sul corpo dei pazienti entrando letteralmente nel loro organismo per estrarne il male. Al termine degli interventi vengono orgogliosamente mostrati grumi di cellule tumorali piuttosto che altre parti nocive estratte dalle viscere degli operati. Dell’operazione non rimane alcun segno in quanto l’apertura attraverso cui Orbito ha introdotto le sue mani nel corpo dei pazienti si rimargina immediatamente senza lasciare cicatrici.

La domanda è: Orbito è un imbroglione oppure no?
La risposta di Striscia la Notizia - in queste occasioni degna rappresentante della mentalità scientista del popolino - è che indubbiamente siamo di fronte a un truffatore da smascherare. Infatti l’inviato della trasmissione ha in più occasioni dimostrato che il materiale organico estratto dai corpi consiste in realtà in frattaglie di pollo che il guaritore tiene nascoste nel cavo della mano. E ovviamente da una trasmissione popolare non si può pretendere più di questo.

Ma noi possiamo analizzare il fenomeno Orbito da un punto di vista più strettamente sciamanico… e quindi psicologico/scientifico. In medicina esiste infatti qualcosa chiamato effetto placebo, che, detto in due parole, può talvolta consentire a una persona malata di una patologia anche molto grave, di guarire semplicemente grazie alla fede nella terapia e nel terapeuta che la somministra. In altre parole, se a un gruppo di malati si fa bere acqua e zucchero invece di una medicina, accade regolarmente che una certa percentuale dei malati guarisca ugualmente.

Nell’esperimento condotto in ‘doppio cieco‘, né il paziente né il medico sanno che la medicina è stata sostituita da un placebo. In questo caso la percentuale dei pazienti guariti grazie all’effetto placebo diviene superiore!

A questo punto chiediamoci: cos’è un atto sciamanico?
Innanzitutto alla base di esso vi deve essere una forte fede - profonda… non solo intellettuale - da parte del paziente circa l’efficacia dell’atto stesso. Poi vi deve essere una fede altrettanto granitica da parte del guaritore (come mostrato nel ‘doppio cieco‘). Infine, per un’indagine accurata, risulta fondamentale rilevare che l’atto sciamanico consiste in un evento nel corso del quale il paziente viene portato in uno stato alterato di coscienza. E questa è una chiave importante. Grazie infatti all’utilizzo di mantra, canti, suoni ritmati, danze... uniti al magnetismo personale del guaritore, all’ingestione di piante psicotrope e a un contesto fuori dall’ordinario nel quale il malato viene immerso (immaginate che la cosa avvenga in una capanna indiana o nel mezzo di un villaggio africano) la coscienza del paziente viene condotta in uno stato alterato all’interno del quale egli è convinto di percepire - e quindi effettivamente percepisce - fatti che agli occhi di altre persone presenti non sono mai accaduti.

Nel caso specifico in cui opera Orbito, il paziente, se è sostenuto da profonda fede e se è stato condotto nell’appropriato stato di coscienza, VEDE e SENTE le mani del guaritore che gli entrano nel corpo! E in molti casi la guarigione effettivamente avviene.
Ciò si verifica con maggiore facilità nei Paesi dove lo sciamanesimo possiede ancora oggi una certa forza suggestiva sulla popolazione, mentre è decisamente più improbabile che la guarigione si verifichi in un contesto occidentale, dove siamo molto più smaliziati e la fede - quella vera - ultimamente scarseggia.

Utilizzare frattaglie di pollo e far credere che siano state estratte dall’organismo del paziente fa quindi parte del gioco, è un inganno necessario nella rappresentazione sciamanica, così come gli altri elementi scenografici (danze, ecc)… che però in occidente vengono a mancare, inficiando il risultato.

Sarebbe troppo lungo, ed esula dagli scopi di questo articolo, spiegare che anche la guarigione operata dal chirurgo o quella che si verifica grazie all’assunzione dell’antibiotico avviene in verità anch’essa grazie a un atto di fede nella medicina moderna e nei suoi dispensatori in camice bianco (la moderna divisa dello sciamano).

Voglio citare almeno un brano concernente l’effetto placebo, riportato in una dispensa del ricercatore Marcello Pamio, anche autore del sito www.disinformazione.it e riportato anche nel mio libro RISVEGLIO edito da Anima Edizioni:

Uno studio della Baylor School of Medicine pubblicato nel 2002 nel New England Journal of Medicine ha valutato gli interventi chirurgici su pazienti affetti da gravi dolori alle ginocchia [Moseley et al. 2002]. I pazienti vennero divisi in tre gruppi. Nel primo il dottor Moseley raschiò la cartilagine danneggiata del ginocchio; nel secondo, mise a nudo l’articolazione, eliminando del materiale ritenuto causa dell’infiammazione (entrambe tecniche accettate dalla chirurgia ortopedica ufficiale). Il terzo gruppo invece fu sottoposto a un ‘finto’ intervento: i pazienti vennero anestetizzati, subirono tre piccole incisioni di routine e il dottore durante l’operazione, durata 40 minuti, parlò come di routine. A tutti e tre i gruppi fu prescritta la medesima terapia postoperatoria e di riabilitazione. I risultati furono sorprendenti: il terzo gruppo, quello placebo che non è stato operato, migliorò esattamente come gli altri due, e alcuni di loro tornarono addirittura a giocare a basket!

Quale risultato ha ottenuto Striscia la Notizia ‘smascherando’ il presunto inganno di Alex Orbito? Che se tale pratica già in precedenza in occidente funzionava poco, da adesso non funzionerà per nulla, perché il potenziale cliente avrà la certezza di essere di fronte a un truffatore.

Esistono inoltre le conseguenze dell’effetto nocebo, secondo il quale se un paziente risulta convinto che un farmaco non gli sta giovando, oppure, come nel nostro caso, che una terapia utilizzata in passato non era in realtà efficace, le sue condizioni – in una certa percentuale di casi – peggiorano. Per cui venire a sapere che lo sciamano era in realtà un truffatore, in alcuni casi farà riammalare anche quei pochi che avevano tratto giovamento dalle cure di Orbito.
Grazie Striscia la Notizia.

Ma dell’effetto nocebo parleremo ancora in un prossimo post.

Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)

domenica 21 marzo 2010

La Bellezza - Leon Botha

Questo è l'artista Leon Botha, sudafricano, 25 anni, malato di progeria.

Il mio invito è a chiedersi: dov'è la Bellezza? Nell'opera... nell'artista... in tutt'e due?
Ma soprattutto, cos'è la Bellezza?



Da una sua intervista:
L'arte non viene da noi, ma attraverso di noi... Noi non siamo la Sorgente, ma un canale per la Sorgente. Connettendoci alla Sorgente, che è TUTTO, noi rendiamo grazie, noi lodiamo e impariamo.



Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)

lunedì 15 marzo 2010

Avatar - Ti vedo


Qualche giorno fa sono andato a vedere Avatar di James Cameron e mi è piaciuto molto.
Avatar non è un film che va visto con la mente, e chi è caduto nel tranello di guardarlo con la mente anziché col Cuore probabilmente ci avrà scovato significati nascosti e magari anche qualche difetto.
E’ bello sentire all’uscita del cinema quelli che non si sono fatti trasportare dalla magia del mondo di Pandora e stanno già criticando il film prima di aver messo i piedi fuori dalla sala. Dietro ogni scena hanno visto qualche rimando politico o sociale che a loro non è piaciuto.
E’ proprio questo che intendo quando parlo di “guardarlo con la mente”.

Io mi sono fatto rapire al punto tale che, all’uscita dal cinema, per un paio d’ore ho camminato con circospezione perché avevo la sensazione di essere sopra il ramo di un albero e non sul marciapiede.

Le considerazioni di coloro ai quali non è piaciuto si possono riassumere in due o tre concetti (l’essere umano medio non è dotato di grande fantasia né di indipendenza mentale, per cui anche quando critica lo fa appoggiandosi a forme-pensiero precostituite):
“E’ troppo violento. Fornisce il messaggio che alla fine tutto si risolve con la violenza”.
Beh... a queste persone faccio gentilmente presente che siamo sul pianeta Terra, un pianeta sul quale non solo c’è la guerra, ma le marce per la pace si fanno frantumando le vetrine e picchiandosi con i poliziotti. Al momento attuale gli eserciti e le guerre sono ancora necessari per risolvere le dispute fra i popoli – perché il livello di coscienza dei popoli è quello che è – per cui non sono fenomeni che possono venire ignorati dal cinema.
Se volete un mondo diverso... invece di criticare i registi, cominciate a costruirlo... come si fa? In fondo è semplice, ma occorre un super-sforzo (come direbbe il signor G.): basta smettere di giudicare gli altri e lamentarsi... ed è sufficiente farsi impregnare di Bellezza quando si va a vedere un film!

Alcuni hanno commentato: “In certe scene è veramente troppo new age”.
Sì è vero, ma il problema non è che quelle scene sono new age, bensì che noi attribuiamo alla corrente new age tutto ciò che in realtà fa parte delle nostre antiche tradizioni pagane e sciamaniche. Io nel film non ho visto niente di new age, ma solo la rappresentazione simbolica di alcune cerimonie iniziatiche vecchie di migliaia (in realtà milioni... ma non ditelo agli storici) di anni. L’ignoranza diffusa riguardo tutta quella sfera del nostro passato che va più indietro del Kali Yuga (prima del 3000 a.C.), fa sì che venga interpretato come ‘new age moderna’ ciò che è invece antico e tradizionale.

C’è anche chi ha visto nel film rimandi politici di ogni genere, riferimenti alle vicende degli indiani d’america, alle guerre in Iraq e in Afghanistan... insomma... la mente duale al governo... al posto del Cuore!

Io invece ci ho visto, almeno in parte, il nostro futuro (pensa un po’...), ossia un mondo dove il contatto con la Terra e gli animali torna ad essere autentico e ‘sottile’. Dove i guerrieri tornano a essere guerrieri tradizionali e non più soldati. E’ geniale il fatto che i protagonisti possano governare gli animali collegandosi con loro attraverso la treccia dei propri capelli. Metodo che viene usato dai Na’vi anche per accedere all’intelligenza della Grande Madre (Eywa) per mezzo dell’Albero delle Anime (Vitraya Ramunon).

Neytiri (di cui mi sono innamorato, mentre l’attrice che la interpreta, Zoe Saldana, non mi attrae particolarmente) introduce il protagonista maschile nel mondo del TI VEDO, un modo di conoscere l’altro che agli umani è sconosciuto. E dietro questa espressione si nasconde la capacità di VEDERE realmente l’altro, di SENTIRLO cioè al di là della sua personalità... o meglio, al di là della nostra personalità! Ciò che ci impedisce di conoscere veramente l’altra persona non è infatti la sua ‘maschera’, bensì la nostra. Guardiamo l’altro – anche il partner, che crediamo di conoscere bene – attraverso i filtri dei nostri stessi meccanismi mentali. Se io sono identificato con la mia anima, allora VEDO e comunico direttamente con l’anima dell’altro, mentre se mi trovo nella mia personalità comunico sempre solo con me stesso, con i miei specchi... parti di me che proietto sull’altro credendole parti di lui.

Ecco perché intendo Avatar come una rappresentazione del futuro che ci aspetta prossimamente. Un futuro che non si trova là fuori in un altro posto o in un’altra data, ma un futuro al quale possiamo accedere già in questo istante se ci prendiamo la briga di scovare - grazie all'Amore - tutta la Bellezza delle persone e delle cose che si nasconde oltre la loro apparenza. E un modo per cominciare è farsi prendere dalla magia di Pandora.

Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)

mercoledì 3 marzo 2010

I buoni e i cattivi (Ahmadinejad l’illuminato), II parte

Ma veniamo al 2009. La conferenza dell'Onu sul Razzismo e la Xenofobia tenutasi a Ginevra in Aprile si è aperta fra polemiche e contestazioni plateali.
Quando sale sul podio, Ahmadinejad critica “l'insediamento di un governo razzista in Medio Oriente dopo il 1945”, alludendo chiaramente a Israele.

Con il pretesto delle sofferenze del popolo ebraico, e utilizzando in modo non appropriato l’olocausto, – ha detto dal palco di Ginevra – essi [gli israeliani] hanno reiterato le loro aggressioni militari contro una nazione intera di palestinesi. Immigrati dall’Europa, dagli USA e da altri paesi del mondo, hanno creato un governo totalmente razzista nella Palestina occupata. Con la scusa della comprensione del razzismo e delle sue conseguenze in Europa, gli israeliani hanno imposto il governo più crudele e razzista ad altre parti del mondo, come la Palestina.
Le radici dell’attacco degli USA all’Iraq e la loro invasione dell’Afghanistan si trovano nell’arroganza della precedente Amministrazione USA e nella pressione esercitata da poteri privi di controllo nell’espansione della loro influenza nell’interesse del complesso industriale e dei fabbricanti di armi.
Crediamo nella necessità di un mondo nuovo, con un cambiamento di politiche e comportamenti. I rappresentanti che pretendono di abbandonare la sala sono una minoranza e raccomandiamo loro di aumentare la propria capacità di tolleranza: tutto deve basarsi sul rispetto reciproco e la giustizia.


Come se Ahmadinejad stesse dicendo delle inaccettabili falsità – stava invece riportando fatti storici – tutti i rappresentanti dei paesi europei abbandonano l’aula mentre il presidente dell’Iran pronuncia queste parole, e già prima dell’inizio della conferenza Israele, Stati Uniti, Italia, Australia, Canada, Polonia, Germania, Olanda e Nuova Zelanda si erano rifiutati di partecipare perché sapevano che Israele avrebbe ricevuto dure critiche.
Questi personaggi hanno mostrato un infantilismo che non ci si aspetta da persone che non dovrebbero trovarsi lì in gita di piacere, bensì a rappresentare intere nazioni! E hanno al contempo mostrato un esplicito servilismo verso Stati Uniti e Israele, comportamento, questo, che invece ci si aspetta tranquillamente!
Cosa hanno trovato di intollerabile nelle parole del presidente iraniano? Se ciò di cui lui ha parlato non è successo realmente – e non sta succedendo – allora qual è la loro versione alternativa della storia? Secondo la loro visione che cosa sta facendo esattamente Israele in Palestina... impartisce lezioni di tolleranza razziale?

Il suo discorso – correttamente tradotto – si trova a questo indirizzo: http://www.azionetradizionale.com/2009/04/22/discorso-di-ahmadinejad-durban-ii/

Ahmadinejad ha ricevuto anche applausi dalla platea: la prima volta quando ha accusato “gli stati occidentali di essere rimasti in silenzio di fronte ai crimini commessi da Israele a Gaza” e la seconda volta quando ha detto che occorre “rivedere le organizzazioni internazionali e il loro modo di lavorare”. Consensi al presidente iraniano sono arrivati anche quando ha parlato della crisi economica mondiale sottolineando che “continua ad aggravarsi e non ci sono speranze che possa essere superata”, e ha accusato gli Usa di averla scatenata.
Tutte parole inaccettabili... vero? Sono proprio i deliri di un pazzo!
Decisamente inascoltabili per i rappresentanti occidentali... che invece sono persone serie e rispettabili, così maturi da alzarsi e andarsene mentre il presidente dell’Iran chiarisce le sue ragioni allo scopo di evitare l’ennesima guerra.

Più tardi, nel corso della conferenza stampa, Ahmadinejad sulla controversa questione dell'armamento nucleare iraniano ha precisato: “Con tutta franchezza dico no all'arma nucleare, sì all'energia nucleare”. Per l'Iran “la questione del nucleare è un dossier chiuso... Noi abbiamo firmato la convenzione dell'Aja e intendiamo ricavarne dei vantaggi.” Per Ahamadinejad la “giustizia deve essere uguale per tutti: se l'energia nucleare è utilizzata bene... che sia a disposizione di tutti, quando è cattiva... che sia proibita a tutti.”

Discorsi intollerabili... davvero... dovrebbero impedire a un pazzo del genere di parlare in pubblico! Non capisco cosa stiamo aspettando ad attaccarlo con tutte le nostre forze di pace congiunte!!!

Ecco alcuni libri da me selezionati che trattano della Teoria della Cospirazione .


Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)