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martedì 24 marzo 2015

Pinocchio


La trasmutazione alchemica di un burattino che diventa individuo.

Il ladro che s'intrufola tra la folla cercando qualcuno da poter
derubare, è quasi un chiaroveggente. Come se avesse delle
antenne, egli sente quali sono le persone vigili, sveglie, e
quali invece sono mezzo addormentate. L'indizio per lui è la
luce, perché dall'uomo vigile emana una sorta di chiarore, e non
sarà quindi con lui che se la prenderà. Egli va in cerca di chi
sonnecchia a occhi aperti, e s'impadronisce del suo portafogli
o della sua borsa, senza che l'altro se ne accorga, essendo
infatti immerso in una sorta di oscurità.
Allo stesso modo, le entità malefiche del mondo invisibile, non
se la prendono con colui nel quale sentono la luce – né gli possono giungere le maledizioni dei nemici – perché sanno che saranno immediatamente individuate e respinte. Perciò, attenzione: se volete essere al riparo da tutte le specie di
ladri, mantenete sempre in voi una luce accesa.

Omraam Mikhael Aivanhov

Quella che intraprende Pinocchio è in verità una via alchemica che porta al risveglio. Come afferma anche lo splendido Aivanhov nel precedente passo: i ladri vanno in cerca di chi sonnecchia a occhi aperti. Le persone non si danno pena di risvegliarsi perché non si rendono conto dei pericoli – provenienti ora dal piano materiale ora da dai mondi sottili – con cui quotidianamente convivono. È bene che l’uomo addormentato resti cieco, perché se “vedesse” si accorgerebbe delle entità e delle situazioni che lo circondano e ne resterebbe sconvolto. Immaginate di svegliare un sonnambulo mentre sta camminando sul cornicione d’un palazzo!

A Riva del Garda (Trento), nel pomeriggio di domenica 29 Marzo, propongo un seminario nel corso del quale scopriremo che la storia del burattino Pinocchio altro non è che la storia d’un essere umano “meccanico” che attraverso numerose peripezie (le cosiddette iniziazioni) diviene infine un essere consapevole e risvegliato. È il cammino interiore d’un burattino che – divenuto uomo – al termine della favola “ritrova il Padre”.

Pinocchio è un nome composto dai due termini “pino” e “occhio”. Il frutto del pino, la pigna, nell’esoterismo ha sempre indicato la ghiandola pineale (la quale si chiama così proprio perché ha la forma di una pigna, dal lat. pinea), una ghiandola che corrisponde al »terzo occhio« nella fisiologia esoterica. Pinocchio rappresenta quindi il processo di apertura del terzo occhio, la capacità di vedere oltre la forma.

È scritto nel Vangelo:
La lucerna del corpo è l’occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!
(Mt 6,22-23)

Il Padre, Geppetto, ne è il Creatore, infatti non è un vero padre nel senso comune del termine, ma Colui che lo trae dalla materia e gli dà forma. Lo scolpisce nel legno, lo crea burattino, cioè un essere “meccanico”, “addormentato”, come direbbe Gurdjieff, in grado di parlare e camminare, ma non dotato di coscienza, quindi non ancora umano.

Appena creato, Pinocchio diviene subito ingestibile, in quanto non ha ancora ritrovato né la sua anima (la Fata Turchina) né tantomeno il Padre, dal quale dovrà prima separarsi per conoscere le insidie del mondo, proprio come accade al figliol prodigo nell’omonima parabola evangelica. Lungo il suo cammino iniziatico imparerà a conoscersi, a gestire il corpo, le emozioni e la mente, sorvegliato a distanza dalla sua anima, la quale – nonostante le menzogne del burattino – lo aiuterà nei momenti più bui e lo rimetterà sulla “retta via”.

Notare che il libro ebbe grande successo popolare, ma l’allora imperante perbenismo (1883, anno della pubblicazione) della critica letteraria ne sconsigliò la lettura ai ragazzi “di buona famiglia” per i quali, taluno soggiunse, “poteva trattarsi d’una perniciosa potenziale fonte d'ispirazione”.

Salvatore Brizzi
(occupazione: domatore di fiumi)

(sabato 28 Marzo sempre a Riva del Garda, a partire dalle 16:00 terrò una conferenza sulla favola La bella addormentata nel bosco. Dopo di me Igor Sibaldi farà un intervento su Cenerentola. Il giorno dopo invece ci sarà Sibaldi a partire dalle 10:00 sempre con Cenerentola, e poi il pomeriggio io con Pinocchio.)



LA GRANDE AVVENTURA
di E.J. Gold
con prefazione di Salvatore Brizzi


  


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a soli 8,50 euro:

   


APPUNTAMENTI DA SEGNALARE
  
Sab Dom 28-29 Marzo - TORINO
Seminario su  FLORITERAPIA e TRASFORMAZIONE ALKEMICA  tenuto da Chiara Pierobon. Orario: dalle 10:00. Per info:  info@associazionecrisopea.it

Sab Dom 28-29 Marzo - RIVA DEL GARDA
Convegno su  LA FILOSOFIA DELLE FIABE  tenuto da Igor Sibaldi e Salvatore Brizzi.  Per info:  eventi.artediessere@gmail.com

10 11 12 Aprile - TORINO
Seminario  DAL ME AL Sé  tenuto da Shakti Caterina Maggi e Giusi Carrera.  Per info:  dalmealse@inbox.com

Dom 26 Aprile - TORINO
Convegno su  APOLOGIA DELLE BUONE MANIERE  tenuto da Igor Sibaldi e Salvatore Brizzi.  Orario: dalle 10:30 alle 18:30. Per info:  enza_vitale@tiscali.it




Sab e Dom 28-29 Marzo
Riva del Garda
LA FILOSOFIA DELLE FIABE
tenuto da Igor Sibaldi, Gabriele La Porta e Salvatore Brizzi
per info  eventi.artediessere@gmail.com




26 Aprile
Torino
APOLOGIA DELLE BUONE MANIERE
tenuto da Igor Sibaldi e Salvatore Brizzi
per info  enza_vitale@tiscali.it
 







Draco Daatson – video 3 – Pietro Petrocchi:

Draco Daatson video 3 Pietro Petrocchi


giovedì 19 marzo 2015

Esempi di lavoro su di sé


Primo esempio: sul lavoro vi dicono che sono necessari tagli al personale e quindi è molto probabile che perderete il vostro posto “sicuro” entro qualche mese. Il responsabile del personale vi consiglia di cominciare a cercare qualcos’altro.

Altro esempio: il partner che amate in questo momento, vi dice che ha conosciuto un’altra persona, di norma questa persona può dargli qualcosa che voi non potete dare, quindi – alla pari del vostro responsabile del personale – vi consiglia di cominciare a cercare qualcos’altro! Ma... ovviamente... “possiamo sempre restare buoni amici”!

Cosa accade nelle ore e nei giorni successivi?
Il centro mentale e quello emotivo immediatamente si coalizzano – in oriente questa “associazione a delinquere” viene chiamata kama-manas – per cercare di sopravvivere alla situazione pericolosa che si è venuta a creare. Questo significa in termini pratici che il plesso solare si surriscalda, si contrae, fa male, provoca senso di nausea, mentre l’intero corpo emotivo vibra. Le vibrazioni del corpo emotivo raggiungono il mentale, il quale inizia a produrre pensieri in maniera incontrollata. I pensieri mentali sono legati al tempo, quindi saranno tutti ricordi del passato e anticipazioni del futuro.

Nel primo esempio, quello del lavoro, comincerete a pensare agli anni trascorsi in quella azienda: le promesse che vi avevano fatto, i successi ottenuti, i colleghi simpatici e quelli antipatici, le ingiustizie subite in silenzio, la pazienza e la dedizione verso il lavoro che avete mantenuto in maniera costante (questo in realtà non è mai avvenuto... ma in questa situazione alla vostra mente sembrerà di ricordare di averlo fatto!). Poi pensate al futuro: che cosa farete adesso? Da domani dovete cominciare a cercare lavoro... da chi andrete per primo? Come vi organizzerete? E se non doveste trovare nulla nei prossimi mesi? Cavolo... la moglie... i bambini... Che situazione terribile! Perché proprio a voi? Dove avete sbagliato? A tratti, vi viene quasi voglia di farla finita.
Ogni volta che pensate a tutto questo – essendosi emotivo e mentale coalizzati – il plesso solare vi fa ancora più male, cioè soffrite ancora di più.

Nel secondo esempio, quello della coppia, comincerete a pensare agli anni – a volte anche solo mesi – trascorsi con quella persona: le promesse che vi aveva fatto, i momenti divertenti trascorsi insieme, le chiacchierate sugli argomenti in comune, i progetti, la fusione nel sesso, lo stare abbracciati, l’odore dell’altro, lo sguardo, il modo di muoversi, i sacrifici fatti per lui/lei... Poi pensate al futuro: magari torna (no, non torna... ma in questa situazione alla vostra mente piace immaginare l’altro che batte sull’uscio di casa implorando di poter tornare con voi!), se lo rincontrate gli dovete dire questo e poi questo, e anche se lui risponde così, poi voi rispondete così (ore di dialoghi immaginari, che non sono mai avvenuti e non avverranno mai), immaginate cosa avreste potuto fare insieme e non potrete più fare, non riuscite a immaginare la vostra vita senza l’altro, non riuscite a pensare di potervi innamorare di nuovo in quel modo.
Ogni volta che pensate a tutto questo – essendosi emotivo e mentale coalizzati – il plesso solare vi fa ancora più male, cioè soffrite ancora di più.

È bene sia chiaro che tutti questi dialoghi interni fanno parte di un’attività totalmente MECCANICA, ossia, non voluta da VOI.
Come si esce da questa situazione? Sarò sincero: se non vi siete addestrati a lavorare su voi stessi attraverso l’osservazione distaccata di corpo emotivo e corpo mentale... sono tutti cazzi vostri!!!

Restate per ore, per giorni, a volte per mesi... imbambolati, con la mente che pensa a ricordi e anticipazioni in maniera compulsiva, immersa nel dialogo interno, costringendovi a provare frustrazione, sconforto, a volte grande rabbia o addirittura odio verso l’azienda, il partner o il mondo stesso. La consapevolezza di sé scende ai minimi livelli e voi restate prigionieri delle paure dei vostri involucri animali.
E potete solo aspettare che passi...

Chi ha già maturato una certa esperienza nel lavoro su di sé, ha qualche possibilità in più. Ma sarò ancora più sincero: non basta “una certa esperienza”, dovete aver raggiunto un preciso grado iniziatico che consiste nella capacità di osservare il corpo emotivo in maniera attenta e continua. In questo stato non siete più coinvolti nelle tempeste emotive, anche se queste persistono.

Disidentificarsi da mente ed emozioni significa smettere di dare importanza a ciò che la mente pensa e ciò che il corpo emotivo prova. Per esempio, voi siete convinti che dalla mente possano giungere le soluzioni ai problemi che si creano sul lavoro o nella coppia, pertanto, da questa prospettiva, se fate tacere la mente avete meno possibilità di risolvere i vostri problemi. Pensando in questo modo non troverete mai la giusta Volontà per distaccarvi dalla mente e osservarla da fuori! Se pensate di perdere qualcosa di prezioso... non ve ne distaccherete mai. Invece proprio quando vi distaccate dai pensieri della mente e iniziate a osservarli da fuori, arrivano le soluzioni più illuminanti ai vostri problemi!

Questa è addirittura la fase più importante, perché nel momento in cui possedete la certezza che i ricordi e le anticipazioni prodotti dalla vostra mente sono solo secrezioni prive di utilità pratica che niente aggiungono alla comprensione di situazioni e persone, il distacco diventa unicamente una questione di tempo.
Il dolore emotivo, per quanto forte, viene automaticamente ridimensionato e ricondotto entro i suoi confini naturali: è solo il dolore d’un corpo, senza una sofferenza psicologica collegata, come quando vi pestate un dito col martello.

Il dolore è però un Piombo prezioso; per questo motivo non va mai rifiutato, ma semplicemente osservato in stato di Presenza. La rabbia, il desiderio di vendetta, il senso di abbandono, il senso di impotenza, la paura... ognuna di queste emozioni può essere utilizzata per entrare ancora più profondamente nella Presenza. Ognuna di queste emozioni può essere un trampolino di lancio verso la Libertà definitiva: proprio quando state soffrendo di più siete più vicini alla Presenza, ma dovete cavalcare l’onda, non farvi sommergere.

La Presenza è il rifugio dell’anima, una porta verso l’Amore privo di condizioni. È pace con se stessi e con gli altri. Vi consente di agire con il Cuore in uno stato di lucidità interiore. Vi dona un senso di totale rilassamento e attenzione viva. Un senso di ESSERCI esaltato all’ennesima potenza, ma anche Compassione per le afflizioni del mondo, un Cuore bruciante di passione per la Vita.

La vostra capacità di restare PRESENTI in stato di osservazione dell’attività emotiva/mentale, decide se alla prossima occasione soffrirete solo per qualche ora o per qualche mese.
Buon Lavoro.

Salvatore Brizzi
(occupazione: domatore di fiumi)


 
LA GRANDE AVVENTURA
di E.J. Gold
con prefazione di Salvatore Brizzi





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APPUNTAMENTI DA SEGNALARE

Sab 21 Marzo - FIRENZE
Seminario di Teatro Evolutivo  DEITATEM  tenuto da Irene Curto. Orario: 10:00-18:00. Per info:  risveglio.coscienza@gmail.com

Sab 21 Marzo - TORINO
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Dom 22 Marzo - VERONA
Seminario  RISVEGLIO DELLA COSCIENZA  tenuto da Linda Molin e Riccardo Sadè. Orario: 10:00-18:00. Per info:  happy-linda@libero.it

Sab Dom 28-29 Marzo - TORINO
Seminario su  FLORITERAPIA e TRASFORMAZIONE ALKEMICA  tenuto da Chiara Pierobon. Orario: dalle 10:00. Per info:  info@associazionecrisopea.it

Sab Dom 28-29 Marzo - RIVA DEL GARDA
Convegno su  LA FILOSOFIA DELLE FIABE  tenuto da Igor Sibaldi e Salvatore Brizzi.  Per info:  eventi.artediessere@gmail.com

10 11 12 Aprile - TORINO
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Dom 26 Aprile - TORINO
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Sabato 21 Marzo
Firenze
DEITATEM
tenuto da Irene Curto



 

Sab e Dom 28-29 Marzo
Riva del Garda
LA FILOSOFIA DELLE FIABE
tenuto da Igor Sibaldi, Gabriele La Porta e Salvatore Brizzi
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26 Aprile
Torino
APOLOGIA DELLE BUONE MANIERE
tenuto da Igor Sibaldi e Salvatore Brizzi
per info  enza_vitale@tiscali.it






Draco Daatson – video 3 – Pietro Petrocchi:

Draco Daatson video 3 Pietro Petrocchi


giovedì 12 marzo 2015

La prigione del Cuore


Le forme-pensiero degli esseri umani che con il trascorrere dei millenni e il procedere delle Ere sono deviate in misura sempre maggiore verso l’egoismo e la sopravvivenza, hanno dato vita a entità artificiali sui piani astrale e mentale che possiedono oggi la forza di vere e proprie “divinità nere” in grado di rendere succubi i loro stessi creatori.

Come spiego ne La porta del Mago (2007):
Il Venerabile Reggitore di questo Sistema Solare ha voluto l’uomo perché producesse cibo, cioè energia, che è utile per la Sua evoluzione, cioè per portare a compimento il Suo piano evolutivo. Ma l’uomo nella sua condizione di addormentamento non produce la qualità di energia utile agli imperscrutabili scopi del Venerabile; ne produce invece una di qualità decisamente più bassa, con una frequenza vibratoria più lenta, che viene utilizzata come cibo dalle entità diaboliche.

Per potere servire gli scopi del Venerabile Reggitore l’essere umano dovrebbe giungere ad aprire il suo Cuore. La sua frequenza vibratoria sarebbe allora tale da permettergli di essere usato come “cibo per gli angeli”, i Ministri che si muovono al Suo servizio.

L’uomo che vive inconsapevolmente e produce emozioni negative viene invece usato come un maiale da allevamento dalle schiere diaboliche e morendo inconsapevolmente la sua coscienza svanisce per sempre. L’essere umano che durante la vita lavora per risvegliarsi produce invece un’energia che serve scopi più grandi di lui e per lui inconcepibili. Inoltre, e non è certo cosa da poco, lavorando su di sé ha la possibilità di accedere a una nuova dimensione di coscienza, il Sé, grazie alla quale vivrà nella gioia e nell’amore, sopravvivendo coscientemente all’estinzione dell’apparato psicofisico.

Egli è cibo alla pari di ogni altra creatura, ma è l’unica creatura che può scegliere per CHI essere cibo e ricavarne enormi vantaggi personali.

Come si dice nel film Matrix, noi veniamo coltivati in uno sterminato campo a tre dimensioni da entità che ci controllano dalla quarta dimensione e che noi stessi abbiamo attratto/creato secondo l’onnipresente Legge di Attrazione e di Creazione della realtà. Che tali entità siano extraterrestri o meno a questo punto è di poca importanza e serve unicamente a solleticare le curiosità dei newage-isti, in quanto in entrambi i casi stiamo parlando di esseri che si muovono da una dimensione superiore alla nostra e viceversa.

Per poter vincere tali forze e scardinare i vecchi schemi dobbiamo evadere dalla prigione spostandoci su un piano al quale loro non hanno accesso: il Regno dei Cieli di cui parla Gesù, il quale in più passi del vangelo indica la capacità di scacciare i demoni come fondamentale nell’addestramento dei suoi discepoli, i quali erano veri e propri Guerrieri dello Spirito mandati nel mondo a divulgare il Suo messaggio, che è un messaggio di libertà e, soprattutto, d’immortalità.

Entrare nel Regno dei Cieli significa aprire il proprio Cuore (il Lapis Philosophorum), entrare nella dimensione delle EMOZIONI SUPERIORI, un aspetto che Gurdjieff ritiene successivo all’acquisizione della PRESENZA nel processo di costruzione del corpo di gloria, ossia l’anima immortale. Parlo dettagliatamente di questo argomento in Officina Alkemica.

Il Cuore dovete immaginarlo come dotato di tentacoli sottili che vanno a tastare l’anima di chi abbiamo di fronte. A un certo punto infatti il Cuore diventa una realtà “fisica” dotata di sensi sottili che ci permettono di SENTIRE allo stesso modo in cui sentiamo con le orecchie o con il tatto. Avere il Cuore aperto significa sentire il calore emanato dal mondo intorno a noi. Significa non essere mai soli, sentirsi pieni, prosperi, ricchi, disciolti nell’amore per le persone e le situazioni. Chi possiede un Cuore aperto si sente sempre sostenuto dall’Esistenza, ovunque si trovi e qualunque cosa faccia, come se si trovasse costantemente immerso in un bagno caldo di Sicurezza.

Come conseguenza di questo profondo sentire, chi ha il Cuore aperto non aderisce più alle forme-pensiero collettive, si sposta IN ALTO, dove talune “forze oscure” risultano impotenti. Chi apre il suo Cuore smette di essere cibo per “divinità nere” e comincia ad attrarre attorno a sé angeli delle gerarchie celesti. Anche questi si nutrono di lui, ma in cambio, anziché sofferenza e povertà, gli dispensano ancora più Serenità e Prosperità. Si entra quindi in un CIRCOLO VIRTUOSO di ascesa verso il Regno dei Cieli percorrendo a grandi balzi la Scala di Giacobbe.

I risultati del Cuore aperto sono:
Vivere la Prosperità in un periodo di crisi.
Vivere la Sicurezza in un periodo di incertezze.
Vivere l’Amore incondizionato anziché la gelosia.
Vivere l’Appartenenza anziché il possesso.
Vivere la Serenità in un periodo di terrorismo.
Vivere il Gioco in un periodo in cui tutti fanno sul serio.

Ecco che i demoni sono vinti senza combattere.

Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)




LA GRANDE AVVENTURA
di E.J. Gold
con prefazione di Salvatore Brizzi



  

  
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APPUNTAMENTI DA SEGNALARE

Dom 15 Marzo - RIMINI
Seminario FUGA DA CRONOS   tenuto da Sheikh Burhanuddin e Salvatore Brizzi. Orario: 10:00-18:00. Per info: ilgiardinodeilibri@email.it

Sab 21 Marzo - FIRENZE
Seminario di Teatro Evolutivo DEITATEM   tenuto da Irene Curto. Orario: 10:00-18:00. Per info: risveglio.coscienza@gmail.com

Sab 21 Marzo - TORINO
Seminario L’ARMONIA NEI GESTI, LA REGALITA’ DELL’ANIMA   tenuto da Paola Costa. Orario: 14:30-18:30. Per info: fabio.crisopea@outlook.it

Dom 22 Marzo - VERONA
Seminario RISVEGLIO DELLA COSCIENZA   tenuto da Linda Molin e Riccardo Sadè. Orario: 10:00-18:00. Per info: happy-linda@libero.it

Sab Dom 28-29 Marzo - TORINO
Seminario su FLORITERAPIA e TRASFORMAZIONE ALKEMICA   tenuto da Chiara Pierobon. Orario: dalle 10:00. Per info: info@associazionecrisopea.it Floriterapia e trasformazione

Sab Dom 28-29 Marzo - RIVA DEL GARDA
Convegno su LA FILOSOFIA DELLE FIABE   tenuto da Igor Sibaldi e Salvatore Brizzi. Per info: eventi.artediessere@gmail.com La filosofia delle fiabe



Domenica 15 Marzo
Rimini
FUGA DA CRONOS
tenuto da Sheikh Burhanuddin e Salvatore Brizzi



  
 
Sabato 21 Marzo
Firenze
DEITATEM
tenuto da Irene Curto
 


 


Sab e Dom 28-29 Marzo
Riva del Garda
LA FILOSOFIA DELLE FIABE
tenuto da Igor Sibaldi, Gabriele La Porta e Salvatore Brizzi










Draco Daatson – video 1 – Andrea Zurlini:

Draco Daatson video 1 Andrea Zurlini