La Porta d'Oro: Dichiararsi non-binari significa.....

PREMESSA. Le intenzioni di questo articolo non sono né denigratorie verso qualcuno né polemiche verso qualche schieramento politico. Lo scrivo pensando unicamente ai nostri figli, affinché sappiano che non esiste un solo punto di vista sulla questione; sono infatti convinto che la divulgazione d’un punto di vista divergente rispetto a quello imposto dal sistema possa aiutarli a scegliere più liberamente.

Avrei voluto scrivere questo articolo già da molto tempo. Ho finalmente deciso di farlo oggi, in quanto sono stato stimolato dalla visione di un breve video di Andrea Tosatto da lui postato su Telegram ( https://t.me/AndreaTosattoOfficial/7637 ).

Lui è peraltro l’autore di Torna libero in tre mosse.

Nel video, Tosatto fa notare quanto sia irrisoria la percentuale di persone che si dichiarano non-binarie, ossia quelle persone che non si identificano con il sesso di nascita. Il punto è che – grazie alla complicità dei media – ci stiamo spingendo verso una trasformazione sociale – la quale investe innanzitutto i bambini – decisamente sproporzionata rispetto alla reale entità del problema.

Sembra cioè che quello del genere sessuale sia improvvisamente divenuto un problema mondiale, come se una persona su due avesse cominciato a guardarsi allo specchio e non riconoscere più il suo sesso di appartenenza, quando invece, fino a ieri – ma se continuiamo su questa strada i numeri ovviamente aumenteranno – la percentuale di persone che si guardavano allo specchio e non si riconoscevano nel loro sesso era largamente inferiore a quella di un qualunque altro DISTURBO MENTALE!

Perché, lo ricordiamo... è di questo che si tratta.

Ripeto, la maggior parte dei disturbi della personalità ha una diffusione più ampia rispetto al non riuscire più a riconoscersi nel proprio sesso, che al momento rientra quindi tra i disturbi minori e STATISTICAMENTE IRRILEVANTI!

La DEPRESSIONE e l’ANSIA sono piaghe che richiederebbero l’attenzione continua dei media e immediati interventi da parte dello Stato, in termini di supporto psicologico e spirituale, poiché questi due problemi invalidano sia l’individuo che la società, invece qui stiamo a discutere sul non-binarismo sessuale, come se fosse il problema più urgente da risolvere in questo momento!

Se non si creano nuove regole sociali con il fine di permettere a chi è affetto da disturbo bipolare o da anoressia nervosa di assecondare i propri disturbi – per esempio, a nessuno viene in mente di dotare le mense scolastiche di bacinelle per permettere alle ragazzine anoressiche di vomitare dopo il pasto senza sentirsi discriminate – non vedo perché se un ragazzino decide che da oggi non è più né uomo né donna, la società deve correre a soddisfare il suo desiderio e dotare la scuola di un bagno per i non-binary, cioè gli “indecisi”, inoltre bisogna aggiungere il “terzo sesso” nei diari scolastici e nei documenti ufficiali, in quanto al ragazzino i due sessi canonici non sono più sufficienti!

In effetti, era previsto che in questo periodo storico la malattia mentale sarebbe stata considerata la norma e la stupidità sarebbe dilagata a macchia d’olio, soprattutto tra gli intellettuali. E ... si sa ... oramai da 40anni gli intellettuali in Italia sono solo di sinistra (e la Meloni ha staccato la spina alla morente destra). Sono quelli che vogliono sempre più immigrazione, perché gli immigrati forniscono loro coca e canne e a loro volta possono vendergli le nostre macchine elettriche. Inoltre, i sinistrash promuovono delle campagne di informazione nelle scuole con l’intento di insegnare ai bambini che cambiare sesso è normale!

L’ho detto altre volte, ma ci tengo a ripeterlo PER EVITARE OGNI TIPO DI FRAINTENDIMENTO: un disturbo della personalità come il non-binarismo nulla ha da spartire con l’omosessualità. Se sei un uomo e ti innamori di un altro uomo non hai un problema psichiatrico, ma se devi compilare un documento e davanti alle due caselle M e F non sai dove mettere la crocetta... hai un problema psichiatrico grosso come una casa, nonostante questa società impazzita voglia assecondare il tuo disturbo e portarti a lottare per il tuo diritto di avere una “terza casella” o di avere un “terzo bagno” (cosa che sta già accadendo in diverse scuole)!

Non cadete nel tranello di sentirvi omofobi se trovate strano che vostra figlia sia attratta dal pisello.... ma invece che desiderarlo all'interno.... se ne vuole attaccare uno all'esterno!

Il sistema sociale gioca molto sui fraintendimenti e sui sensi di colpa.

Voglio sia chiaro che avere un problema non significa dover essere discriminati o condannati, ma solo aiutati. Un ragazzino che vuole la patata anziché il pisello, va aiutato. Il punto è che se la malattia mentale viene scambiata per “un diritto” queste persone si sentiranno giustificate e non chiederanno mai aiuto. Torniamo quindi al motivo per cui sto scrivendo questo articolo: l’attuale atteggiamento non aiuta chi manifesta il problema – al quale viene detto che non essere in grado di riconoscersi in un genere non costituisce un disturbo! – e non aiuta le nuove generazioni, alle quali viene fatto passare il messaggio che il sesso non è stabilito alla nascita, ma può essere cambiato a seconda delle stagioni. Occhio però, perché una volta che avete permesso a vostro figlio ancora minorenne di farsi staccare il pisello con un’operazione chirurgica, riattaccarlo potrebbe un giorno rappresentare un problema insormontabile!

E non sto nemmeno affermando che sia sbagliato avere rapporti sia con un maschio che con una femmina (magari – non vorrei sembrarvi troppo bacchettone – ma mi limiterei alla specie umana; il cane e il cavallo li terrei come migliori amici dell’uomo e non come partner sessuali!).

Essere “fluidi”, infatti, non rappresenta un problema nemmeno dal punto di vista esoterico, laddove con il termine “fluido” si intende una persona che PUÒ ESSERE ATTRATTA DA PIÙ GENERI e non una persona che PUÒ CAMBIARE ESSA STESSA GENERE!

Se tu soffri di questo disturbo e non ti interessa essere aiutato, è un problema squisitamente tuo, ma qui il punto essenziale è un altro: NON SI DEVE INTACCARE IL SENSO DI IDENTITÀ NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI, PROPRIO QUANDO QUESTA IDENTITÀ È IN VIA DI FORMAZIONE, anche se questo non vuol dire limitare i loro futuri gusti sessuali. Il nostro sistema, invece, si adopera proprio per distruggere l’IDENTITÀ DI GENERE e l’IDENTITÀ DI NAZIONE. A distruggere la famiglia c’è già riuscito tanto tempo fa. L’obiettivo del sistema è rendere sempre più debole e insicuro l’essere umano in generale e il maschio in particolare.

Ma noi resistiamo, giusto?

Come l’albero accanto al fiume in piena, sto.

Salvatore Brizzi

[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]

NUOVA USCITA

LA SCONFITTA DI CRONOS

di Salvatore Brizzi