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giovedì 11 febbraio 2010

Via della mano Destra, Via della mano Sinistra, parte I

Stimolato da alcune domande che mi sono state poste via mail in privato (e alle quali per questioni di tempo non posso rispondere direttamente) ho deciso che in questo articolo e nel successivo parlerò della differenza fra questi due approcci alla Via dello Spirito – distanti fra di loro ma non inconciliabili – con il fine di chiarire qualche dubbio e diradare un po’ di nebbia riguardo l’argomento, dal momento che, soprattutto in riferimento alla Via della mano Sinistra, i fraintendimenti imperversano.

Quale può essere un esempio di Via della mano Destra?
Senza dubbio la PREGHIERA. Ciò che di norma viene ritenuta una manifestazione di sottomissione nei confronti del divino rappresenta in verità la forma più estrema di elevazione dell’essere umano, il quale proprio attraverso la preghiera può farsi identico al Dio oggetto della sua preghiera.
Lo scopo della vera preghiera non consiste infatti nel provocare un dato comportamento in Dio – quale può essere la concessione di una grazia – bensì trasformare l’interiorità di chi prega affinché provochi egli stesso nella sua realtà il mutamento che va cercando.

Pregare non significa chiedere qualcosa a qualcuno, ma entrare in uno stato di coscienza di preghiera, di beatitudine, ossia un’apertura del Cuore, un’emozione superiore. Questa apertura verso l’Alto (=l’interno) genera un canale che mette il devoto in collegamento con il mondo divino e, da questo mondo, come risposta, discende ciò che nella nostra religione è conosciuto come Spirito Santo. Più è elevata l’emozione, più è grande il canale, più è importante la discesa dello Spirito. Ma essendo il mondo divino situato nel nostro essere interiore e non da qualche parte nel cielo, questa ‘discesa’ non è altro che un riemergere di ciò che esiste già celato all’interno di noi.
Nel pregare non riceviamo qualcosa da Dio, bensì ci rammentiamo di essere Dio.

Un altro aspetto da considerare ai fini di un pregare corretto è l’atteggiamento di GRATITUDINE che deve trovarsi alla base della preghiera. La Gratitudine è essa stessa un’emozione superiore che deriva dall’apertura del Cuore. Io devo già essere grato per ciò che non ho ancora ricevuto, allora la mia Gratitudine farà sì che accadano episodi che possano giustificarla! Ringraziando l’Esistenza con umiltà e senza un apparente motivo la sto in realtà costringendo a piegarsi alle esigenze del mio Cuore... un Cuore pieno di Gratitudine. Questo è il principio fondante di quella che io considero autentica Magia. Senza necessità di formule o invocazioni, ma solo provando emozioni intrise d’Amore, ecco che il mago diviene padrone della sua realtà.

D’altronde lo stesso Gesù nel Vangelo afferma:
Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato. [Mc 11,24]
Cavolo, è un perfetto esempio di applicazione della Legge di Attrazione! Ed è un perfetto esempio di azione magica.

Il razionalista medio-cre pensa invece che una persona in preghiera sia una persona sottomessa, irrazionalmente succube di un potere immaginario che la sovrasta. E crede che il suo rifiuto nei riguardi della preghiera sia invece segno di libertà. Ma è vero tutto il contrario: la DEVOZIONE ti rende sovra-mondano e quindi sovra-umano, per praticarla occorre concentrazione, talvolta sacrificio, sempre disciplina, ma non sottomissione. La vera DISCIPLINA fornisce accesso a stati di coscienza superiori e rende massimamente liberi. Quella che invece oggi viene definita libertà è solo schiavitù, cioè incapacità di gestire il proprio apparato psicofisico, ossia i suoi appetiti e i suoi fastidi. Se attraverso la disciplina non ti liberi dai condizionamenti diventando TU il padrone della tua personalità... allora lo diventa qualcun altro: i genitori, la scuola, il telegiornale, la pubblicità...

La figura di Gesù viene talvolta associata a quella di un perdente, un sottomesso, un impotente incapace di reagire. E questo rende il suo insegnamento antipatico a molti giovani che invece si sentono guerrieri, trascinatori, innovatori... Ma Gesù è stato proprio questo: la perfetta commistione tra Monaco e Guerriero, uno straordinario innovatore che diceva “ama i tuoi nemici” quando tutti ancora invocavano, e invocano, “occhio per occhio, dente per dente”. Nel suo sacrificio si cela la più grande vittoria mai riportata dalla Luce sull’Ombra.
Ben altra cosa è invece il Cristianesimo che è giunto fino a noi. Gesù infatti incarnava il Vril, la Forza solare, mentre il Cristianesimo è di matrice lunare.

Il libro più bello che abbia mai letto sulla preghiera è LA SCIENZA PERDUTA DELLA PREGHIERA di Gregg Braden. Un libro da leggere affinché questa Scienza non resti perduta.

Salvatore Brizzi
DEO DUCE COMITE FERRO
(Dio come guida, la spada come compagna)